sabato 4 giugno 2016

Le CONDIZIONI per partecipare al RAPIMENTO (parte 3/5)


Insegnamento del Pastore Henri Viaud-Murat


Il Signore Gesù Cristo sta per tornare a prendere la Sua Sposa per portarla con Sè. 

Quali sono le condizioni per avere la certezza di essere rapiti?

Questa serie di 5 articoli verterà sul rapimento della Sposa di Cristo e sulle condizioni necessarie per poter partecipare a questo avvenimento, secondo la Volontà del Signore Gesù Cristo, come indicato nelle Scritture. 

Vi consigliamo di leggerli tutti e 5 nella loro integralità


Abbiamo parlato di quel che dobbiamo fare per essere salvati e questo può essere riassunto così: 
dobbiamo riconoscere che siamo peccatori davanti a Dio, pentirci dei nostri peccati, e ricevere il Signore Gesù come Salvatore e Signore. Essere salvati è la prima condizione per essere rapiti.
Abbiamo affermato che il Signore Gesù viene a prendere una Sposa obbediente. E’ Lui che la conduce sul cammino che porta alla vita eterna, ma è lei che deve seguirLo!

Parleremo in questo articolo della SECONDA condizione da riempire per essere rapiti: 

2 - Essere battezzati d’acqua per immersione nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.



La salvezza è un dono di Dio. Egli ci ha anche dato il pentimento e la fede per essere salvati.

Certi teologi affermano che l’uomo peccatore è per natura assolutamente incapace di fare nulla di buono, neanche di scegliere lui stesso di essere salvato.
Tale affermazione viene contraddetta dalla Parola di Dio, che ci rivela che il Signore lascia sempre l’uomo libero delle sue scelte. Certo, è Dio che convince tutti gli uomini di peccato, di giustizia e di giudizio con lo Spirito Santo. Ma un peccatore convinto del peccato è perfettamente capace di aprirsi in seguito alla grazia di Dio e di ricevere la salvezza che gli è offerta in Gesù Cristo.

 Infatti è scritto:
Questo infatti è buono ed accettevole davanti a Dio, nostro Salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati, e che vengano alla conoscenza della verità” (1 Timoteo 2:3-4)

Il Signore non ritarda l'adempimento della sua promessa, come alcuni credono che egli faccia, ma è paziente verso di noi, non volendo che alcuno perisca, ma che tutti vengano a ravvedimento.” (2 Pietro 3:9)

E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figlio dell'uomo sia innalzato, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque creda in lui non perisca, ma abbia vita eterna. Dio infatti non ha mandato il proprio Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma affinché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato, ma chi non crede è già condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio.” (Giovanni 3:14-18)

Poiché Dio vuole che tutti gli uomini siano salvati e arrivino alla conoscenza della verità, ed Egli vuole che il mondo intero sia salvato in Gesù Cristo.  Se la salvezza dipendesse solamente dalla decisione sovrana di Dio, sarebbe stato facile per il Signore decidere di salvarci tutti.

Se Dio non lasciasse alcuna libertà di scelta agli uomini, significherebbe che Dio stesso dovrebbe decidere chi deve essere salvato e chi no.
Visto che è scritto che Dio vuole salvare il mondo intero, è impossibile quindi che Egli possa predestinare in anticipo certi ad essere perduti e altri ad essere salvati! Agirebbe allora contro la Sua volontà manifestata chiaramente nelle Scritture, cioè di salvare tutti gli uomini.

D’altronde è in virtù di questa volontà che il Signore Gesù, sulla croce, ha portato i peccati di tutti gli uomini e non solamente di quelli che dovevano essere salvati.

Egli è l'espiazione per i nostri peccati; e non solo per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.” (1 Giovanni 2:2)

Un uomo peccatore deve quindi necessariamente avere la libertà di accettare o rifiutare la grazia che Dio gli propone.
Il fatto di scegliere di ricevere la grazia di Dio non sminuisce per niente la gloria di Dio, poiché la salvezza viene da Lui attraverso Cristo e senza Cristo, nessuno potrebbe essere salvato. Al contrario, questo aumenta la gloria di Dio, che ha lasciato all’uomo la libertà di scegliere o di rifiutare la Sua salvezza.

In questo modo Egli potrà un giorno giudicare giustamente e condannare il ribelle che avrà rifiutato fino in fondo la Sua grazia. E tutti quelli ce l’avranno ricevuta non potranno fare a meno di ringraziare e glorificare il Signore per questa grazia.

Quindi, tutto ci viene da Dio. Ma questo non significa che dobbiamo restare passivi e lasciare a Dio la responsabilità di fare tutto nella nostra vita.
Il Signore ci ha riscattati dal regno di Satana, ci ha dato una vita nuova in Cristo e ha fatto di noi delle nuove creazioni, che diventano il Tempio del Suo Spirito. Ci ha equipaggiati, ci ha trasformati a Sua immagine e ci ha resi capaci di obbedire a tutta la Sua volontà.

Dunque più niente ci è impossibile, quando crediamo in Colui per cui tutto è possibile,  compiendo per fede tutte le opere, che Dio ha preparato prima per noi.

Voi infatti siete stati salvati per grazia, mediante la fede, e ciò non viene da voi, è il dono di Dio, non per opere, perché nessuno si glori. Noi infatti siamo opera sua, creati in Cristo Gesù per le buone opere che Dio ha precedentemente preparato, perché le compiamo.” (Efesini 2:8-10)

Non già che da noi stessi siamo capaci di pensare alcuna cosa come proveniente da noi stessi, ma la nostra capacità viene da Dio, l quale ci ha anche resi ministri idonei del nuovo patto, non della lettera, ma dello Spirito, poiché la lettera uccide, ma lo Spirito dà vita.” (2 Corinzi 3:5-6)

Rendendo grazie a Dio e Padre, che ci ha fatti degni di partecipare alla sorte dei santi nella luce. Poiché egli ci ha riscossi dalla potestà delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio, n cui abbiamo la redenzione per mezzo del suo sangue e il perdono dei peccati.” (Colossesi 1:12-14)

Se, in quanto nuove creazioni in Cristo, Dio ci ha resi capaci di compiere le Sue opere, questo significa che Egli ci ha anche resi capaci di obbedire a tutta la Sua volontà, nei minimi dettagli.
Non possiamo più lamentarci che Dio ci ha dato comandamenti impossibili da osservare, come lo pretendono gli Ebrei confrontati con la Legge di Mosè!
Ma per potere obbedire a tutta la volontà di Dio, è necessario che impariamo a camminare con la fede e lo spirito e non più con la carne. In questo modo potremo lasciare il Santo Spirito condurci in tutta la verità di Dio.

Di fatto, l’essere diventati nello spirito rigenerato nuove creature in Cristo, non ci permette di camminare automaticamente con lo spirito, nella vittoria totale sulla carne e sul peccato!
Per camminare con lo spirito, dobbiamo essere progressivamente istruiti in tutta la Verità, dobbiamo credere a tutta la Verità, secondo quello che ci viene rivelato, e dobbiamo camminare in questa Verità, cioè obbedire a tutta la Verità, in spirito e Verità! Solo così Cristo potrà prendere tutto lo spazio nella nostra vita.

Paolo lo ricorda agli Efesini:

Voi però non è così che avete conosciuto Cristo, se pure gli avete dato ascolto e siete stati ammaestrati in lui secondo la verità che è in Gesù, per spogliarvi, per quanto riguarda la condotta di prima, dell'uomo vecchio che si corrompe per mezzo delle concupiscenze della seduzione, per essere rinnovati nello spirito della vostra mente e per essere rivestiti dell'uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e santità della verità. “ (Ef. 4:20-24)

Dobbiamo conoscere Cristo, ed essere ammaestrati a fare quel che Egli ci ordina!

Siamo noi che dobbiamo spogliarci del vecchio uomo, rinnovarci nello spirito della nostra intelligenza e rivestirci dell’uomo nuovo! Cristo non lo farà per noi! Ma ci istruirà insegnandoci a farlo.

Ora, le due prime istruzioni che il Signore Gesù ha dato ai Suoi discepoli, dopo che si sono pentiti e che Lo hanno ricevuto come Salvatore e Signore, sono le seguenti:

Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandato. Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell'età presente. Amen»” (Matteo 28:19-29)

E, ritrovandosi assieme a loro, comandò loro che non si allontanassero da Gerusalemme, ma che aspettassero la promessa del Padre: «Che, egli disse, voi avete udito da me. Perché Giovanni battezzò con acqua, ma voi sarete battezzati con lo Spirito Santo, fra non molti giorni». Così quelli che erano riuniti assieme lo interrogarono, dicendo: «Signore, è in questo tempo che ristabilirai il regno a Israele?». Ma egli disse loro: «Non sta a voi di sapere i tempi e i momenti adatti, che il Padre ha stabilito di sua propria autorità. Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea, in Samaria e fino all'estremità della terra».” (Atti 1:4-8)

I discepoli del Signore Gesù devono quindi cominciare la loro vita di nuove creature obbedienti, accettando di farsi battezzare d’acqua e ricevendo il battesimo di Spirito che il Signore ordina loro di ricevere.

Vedremo cosa significa “essere battezzati in Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”. E vedremo anche in che modo la Chiesa primitiva ha obbedito a questo comandamento.

Innanzitutto, il verbo greco “baptizö” significa “immergere”. Il battesimo cristiano deve quindi essere fatto per immersione completa nell’acqua. Qualunque altro battesimo non è conforme alla volontà di Dio.

Oggi quando diciamo ad un nuovo convertito che dev’essere “battezzato”, spesso non pensiamo che si tratti di un’immersione. All’Epoca, quando si diceva ad un nuovo discepolo che doveva essere “battezzato” (immerso), comprendeva subito di cosa si trattava. Tutti i “battezzati” erano “immersi””

Il Signore Gesù non poteva chiedere ai Suoi primi discepoli, ai dodici, di battezzare i nuovi convertiti, senza che anche loro fossero battezzati.  E’ quindi logico pensare che il Signore Gesù abbia Lui stesso battezzato i Suoi primi discepoli e in seguito delegandoli al compito di battezzare.

Dopo queste cose, Gesù venne con i suoi discepoli nel territorio della Giudea, e là rimase con loro e battezzava.” (Giovanni 3:22)

E più avanti:

Sebbene non fosse Gesù stesso che battezzava ma i suoi discepoli” (Giovanni 4:2)

Se i discepoli battezzavano, vuol dire che loro stessi erano già stati battezzati dal Signore.

D’altronde se viene chiesto a donne e uomini convertiti a Cristo di farsi battezzare, è normale che donne e uomini convertiti e battezzati possano a loro volta battezzare i nuovi convertiti. L’atto di battezzare, quindi, non è riservato agli anziani, ai pastori o ai ministeri. Ma qualunque vero cristiano convertito può, in nome del Signore, cacciare i demoni o imporre le mani ai malati affinché siano guariti.

Abbiamo detto nell’articolo precedente, che il battesimo d’acqua non era una condizione di salvezza. Ma possiamo affermare che il rifiuto di essere battezzati dopo essere stati informati del fatto che il Signore ci ha ordinato di esserlo, potrebbe impedirci di ricevere la salvezza. E’ il Signore stesso che lo ha detto:

Chi ha creduto ed è stato battezzato, sarà salvato; ma chi non ha creduto, sarà condannato.“ (Marco 16:16)

Colui che non crede non può essere salvato, questo è chiaro. Ma cosa succede a colui che crede e che rifiuta di essere battezzato? Quando il Signore ha detto chiaramente: “Chi ha creduto ed è stato battezzato, sarà salvato” !

Nel pensiero del Signore ogni nuovo convertito non poteva fare a meno di obbedire all’ordine che Egli ha dato, di passare immediatamente dall’acqua del battesimo.

Nella mente stessa dei primi discepoli, era inimmaginabile che un nuovo convertito rifiutasse di obbedire all’ordine del Signore che gli era stato appena trasmesso, cioè di farsi battezzare! Il rifiuto di obbedire all’ordine del battesimo  rivelava uno spirito di ribellione, che non poteva appartenere a chi  si fosse veramente pentito della sua ribellione passata!

Alcuni cristiani, che sono stati battezzati da bambini nella loro religione, rifiutano di essere battezzati per immersione, una volta convertiti veramente al Signore, col pretesto di tradire la religione dei loro avi. Ma non si rendono conto che sono loro che tradiscono la Parola del Signore e che non sono mai stati battezzati come il Signore ha ordinato.

La Chiesa primitiva battezzava solamente uomini e donne adulti, o comunque in età da comprendere il messaggio del Vangelo, che ricevevano di buon cuore la Parola di Dio.
I battesimi di neonati non hanno quindi alcun valore davanti al Signore e non possono sostituire il vero battesimo che Egli ha istituito.

In tutto il Libro degli Atti degli Apostoli, possiamo constatare come i discepoli obbedirono con grande cura all’ordine del Signore e che battezzavano tutti nuovi convertiti, subito nell’ora seguente alla loro conversione, ovviamente se avevano abbastanza acqua a disposizione per immergervi i nuovi discepoli. Cosa che era possibile quasi dappertutto in Israele!

Vediamo le differenti menzioni del battesimo riportate nel Libro degli Atti.


Il giorno della Pentecoste, dopo il discorso di Pietro:

Allora Pietro disse loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo per il perdono dei peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. Poiché la promessa è per voi e per i vostri figli e per tutti coloro che sono lontani, per quanti il Signore Dio nostro ne chiamerà». E con molte altre parole li scongiurava e li esortava, dicendo: «Salvatevi da questa perversa generazione». Quelli dunque che ricevettero la sua parola lietamente furono battezzati; in quel giorno furono aggiunte circa tremila persone.” (Atti 2:38-41)

E’ chiaro che i discepoli non ebbero il tempo di verificare la serietà o la realtà della conversione di quelli che si erano avvicinati per essere battezzati! Non cercavano di sapere se “avevano smesso di fumare” o se “non vivessero in concubinato” o se “prima, avevano messo tutta la loro vita in ordine”!
Sono tutte cose che dovevano essere regolate in seguito, seguendo gli insegnamenti degli apostoli.
Allo stesso modo, coloro che venivano battezzati, non avevano ricevuto alcuna formazione sul battesimo, nessun “corso di preparazione al battesimo”!

E’ probabile che questi nuovi convertiti non abbiamo tutti perseverato nella fede e che alcuni, come Dema, collaboratore vicino a Paolo, siano regrediti per ritornare nel mondo. Ciononostante, i discepoli hanno dato fiducia a coloro che hanno risposto all’incitazione di Pietro e hanno battezzato senza esitare tutti quelli che avevano accettato la Parola di Dio. Perché allora, non seguire il semplice modello biblico?


Filippo in Samaria

Quando però credettero a Filippo, che annunziava la buona novella delle cose concernenti il regno di Dio e il nome di Gesù Cristo, uomini e donne si fecero battezzare. Anche Simone credette e, dopo essere stato battezzato, stava del continuo con Filippo; e, vedendo le potenti operazioni e i segni che erano fatti, ne rimaneva stupito.” (Atti 8:12-13)

Se uomini e donne si fecero battezzare, vuol dire che Filippo, appena ebbe predicato Cristo e annunciato il Vangelo della salvezza,  trasmise loro subito l’ordine di Gesù riguardo al battesimo!

Notiamo anche che Filippo non esitò a battezzare Simone, l’ex mago, poiché questi “credette”. Ne possiamo anche dedurre che Simone ricevette la salvezza, poiché “credette e fu battezzato”. Ma sappiamo da quel che segue che il suo cuore non era diritto e che aveva senza dubbio un gran bisogno di essere santificato e liberato dai suoi legami.

Anche qui, il battesimo d’acqua dei nuovi convertiti è stato immediato! Filippo non è stato guidato ad organizzare un grande “servizio di battesimo” con abiti bianchi e testimonianze pubbliche! Non è una cosa sbagliata farlo, ma lo Spirito Santo non l’ha ispirato. Perché lo Spirito Santo lo farebbe oggi? Non abbiamo piuttosto sostituito la Parola di Dio con le nostre tradizioni umane?


Il battesimo dell’eunuco Etiope:

Allora Filippo prese la parola e, cominciando da questa Scrittura, gli annunziò Gesù. E, mentre proseguivano il loro cammino, giunsero ad un luogo con dell'acqua. E l'eunuco disse: «Ecco dell'acqua, cosa mi impedisce di essere battezzato?». E Filippo disse: «Se tu credi con tutto il cuore, lo puoi». Ed egli rispose, dicendo: «Io credo che Gesù Cristo è il Figlio di Dio». Allora comandò al carro di fermarsi; ed ambedue, Filippo e l'eunuco, discesero nell'acqua, ed egli lo battezzò.” (Atti 8:35-38)

Annunciando la “buona novella di Gesù” all’eunuco, Filippo non ha certo dimenticato di trasmettergli l’ordine di Gesù di battezzare i nuovi convertiti. Da questo, la domanda dell’eunuco, quando  trovarono acqua sufficiente per scendervi e essere immerso! Filippo non venne rapito dallo Spirito finché l’eunuco non fu battezzato!


Il battesimo di Saulo di Tarso:

Anania dunque andò ed entrò in quella casa; e, imponendogli le mani, disse: «Fratello Saulo, il Signore Gesù, che ti è apparso sulla via per la quale venivi, mi ha mandato perché tu ricuperi la vista e sii ripieno di Spirito Santo». In quell'istante gli caddero dagli occhi come delle scaglie, e riacquistò la vista; poi si alzò e fu battezzato. “ (Atti 9: 17-18)

Saul si era convertito sul cammino di Damasco. Aveva trascorso tre giorni a digiunare e pregare. La prima cosa che Anania gli disse, fu di non tardare a farsi battezzare!


Il battesimo di Cornelio e della sua famiglia

Ecco la fine del discorso si Pietro:

Voi sapete ciò che è accaduto per tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo che Giovanni predicò: 38 come Dio abbia unto di Spirito Santo e di potenza Gesù di Nazaret, il quale andò attorno facendo del bene e sanando tutti coloro che erano oppressi dal diavolo, perché Dio era con lui. 39 E noi siamo testimoni di tutte le cose che egli ha fatto nel paese dei Giudei e in Gerusalemme; e come essi lo uccisero, appendendolo a un legno. 40 Ma Dio lo ha risuscitato il terzo giorno e ha fatto sì che si manifestasse, 41 non già a tutto il popolo, ma ai testimoni preordinati da Dio, a noi, che abbiamo mangiato e bevuto con lui, dopo che è risuscitato dai morti. 42 Or egli ci ha comandato di predicare al popolo e di testimoniare che egli è colui che Dio ha costituito giudice dei vivi e dei morti. 43 A lui rendono testimonianza tutti i profeti, che chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati mediante il suo nome». 44 Mentre Pietro stava ancora dicendo queste cose, lo Spirito Santo scese su tutti coloro che udivano la parola. 45 E tutti i credenti circoncisi, che erano venuti con Pietro, rimasero meravigliati che il dono dello Spirito Santo fosse stato sparso anche sui gentili, 46 perché li udivano parlare in altre lingue e magnificare Dio. Allora Pietro prese a dire: 47 «Può alcuno vietare l'acqua, perché siano battezzati costoro che hanno ricevuto lo Spirito Santo proprio come noi?». 48 Così egli comandò che fossero battezzati nel nome del Signore Gesù.” (Atti 10:37-48)

Sentendo questi pagani parlare in lingua e profetizzare, come i discepoli all’inizio, Pietro si rese immediatamente conto che il Signore li aveva accolti e salvati. Poiché nessuno può parlare in lingua nello Spirito santo, senza essere prima salvato!

Tutti gli auditori credettero che “chiunque crede in Lui, riceve nel Suo nome il perdono di tutti i peccati””
E quindi, tutti ricevettero la salvezza e il battesimo dello Spirito.
Effettivamente, era difficile per i primi convertiti di origine ebraica, credere che dei pagani potessero accedere alla salvezza e al battesimo di Spirito. Quindi Dio prese qui l’iniziativa per convincerli che la salvezza attraverso la fede in Cristo era aperta al mondo intero.

Qual è stata la reazione di Pietro, quando comprese che erano stati salvati e riempiti di Spirito? Ordinò che fossero subito battezzati per immersione!
Egli semplicemente trasmise l’ordine del Signore!
Mentre oggi, si pretende a volte che i nuovi convertiti “chiedano” il battesimo e che “si preparino” per essere battezzati… 
Ci sono due opzioni: o siamo veramente convertiti e siamo quindi subito pronti per essere battezzati, poiché abbiamo compreso che dobbiamo obbedire ai comandamenti del Signore senza indugio, oppure non siamo convertiti e quindi non serve a niente passare dal battesimo, che di per sé non salva.


Il battesimo di Lidia, commerciante di porpora

Il giorno di sabato andammo fuori città lungo il fiume, dove era il luogo ordinario della preghiera; e, postici a sedere, parlavamo alle donne che erano là radunate. E una donna di nome Lidia, commerciante di porpora, della città di Tiatira, che adorava Dio, stava ad ascoltare. E il Signore aprì il suo cuore per dare ascolto alle cose dette da Paolo. Dopo essere stata battezzata con la sua famiglia, ci pregò dicendo: «Se mi avete giudicata fedele al Signore, entrate e rimanete in casa mia». E ci costrinse ad accettare.” (Atti 16:13-15)

Paolo, nel suo discorso di evangelizzazione, ha certamente parlato della necessità del battesimo. Lidia e la sua famiglia, avendo creduto, furono immediatamente battezzati da Paolo, come era solito fare.


Il battesimo del carceriere di Filippi

Il carceriere, destatosi e viste le porte della prigione spalancate, trasse fuori la spada e stava per uccidersi, pensando che i prigionieri fossero fuggiti. Ma Paolo gridò ad alta voce: «Non farti alcun male, perché noi siamo tutti qui». E, chiesto un lume, egli corse dentro, e tutto tremante si gettò ai piedi di Paolo e Sila; poi li condusse fuori e disse: «Signori, cosa devo fare per essere salvato?». Ed essi dissero: «Credi nel Signore Gesù Cristo, e sarai salvato tu e la casa tua». Poi essi annunziarono la parola del Signore a lui e a tutti coloro che erano in casa sua. Ed egli li prese in quella stessa ora della notte e lavò loro le piaghe. E lui e tutti i suoi furono subito battezzati.” (Atti 16:27-33)

Anche qui, notiamo che il carceriere fu subito battezzato, lui e tutti i suoi che avevano creduto.


Il battesimo dei nuovi convertiti di Corinto

Or Crispo, capo della sinagoga, credette al Signore con tutta la sua famiglia; anche molti dei Corinzi, udendo Paolo, credevano ed erano battezzati.” (Atti 18:8)

Il loro battesimo d’acqua ha subito seguito la loro conversione.


Il battesimo dei dodici discepoli di Efeso:

Ora, mentre Apollo era a Corinto, Paolo, attraversate le località più alte del paese, giunse ad Efeso e, trovati là alcuni discepoli, disse loro: «Avete ricevuto lo Spirito Santo, quando avete creduto?». Quelli gli risposero: «Non abbiamo neppure udito che vi sia uno Spirito Santo». E disse loro: «Con quale battesimo dunque siete stati battezzati?». Essi risposero: «Col battesimo di Giovanni». Allora Paolo disse: «Giovanni battezzò con il battesimo di ravvedimento, dicendo al popolo che dovevano credere in colui che veniva dopo di lui, cioè in Cristo Gesù». Udito questo, furono battezzati nel nome del Signore Gesù. E, quando Paolo impose loro le mani, lo Spirito Santo scese su di loro e parlavano in altre lingue e profetizzavano. Or erano in tutto circa dodici uomini.” (Atti 19:1-7)

Come dappertutto, anche qui possiamo constatare la costante preoccupazione che avevano i discepoli e gli apostoli di far rispettare gli ordini ricevuti dal Signore. Ma oggi, per tante ragioni, molti cristiani e chiese hanno preferito non tener conto dell’ordine del Signore, cioè di “immergere” i nuovi convertiti nell’acqua, oppure hanno fatto del battesimo un opzione o un simbolo, violando così il comandamento del Signore, anche se  molto chiaro.

E’ tempo, fratelli e sorelle, di ritornare ad un’obbedienza semplice dei comandamenti del Signore, se ci consideriamo come Suoi discepoli! Il Signore ne sarà glorificato e noi ne riceveremo una ricca benedizione!



Perché il battesimo, e quel è il suo significato?

Il battesimo è un ordine fatto dal Signore per coloro che vengono a Lui per riceverLo come Salvatore e Signore. Quindi accettiamo il battesimo perché il Signore ce lo domanda. Il Signore lo ha chiesto e questo è sufficiente per obbedire!

Poi, gli apostoli ci rivelano quel che significa il battesimo.

L’apostolo Pietro ci dice:

“Quest’acqua è figura del battesimo (non la rimozione di sporcizia della carne, ma la richiesta di buona coscienza presso Dio), che ora salva anche noi mediante la risurrezione di Gesù Cristo” (1 Pietro 3:21)

La nostra coscienza è diventata “buona” per il fatto che Dio ci ha perdonati dai nostri peccati in Cristo, e che Egli ha fatto di noi delle nuove creature. Poi ci ha chiesto di impegnare questa buona coscienza per Lui. Pietro precisa anche che il battesimo ci salva, attraverso la resurrezione di Gesù. Poiché è la resurrezione del Signore che ha fatto di noi delle nuove creature, attraverso il battesimo. Questo è il significato del battesimo. 
Lo stesso ce lo insegna l’apostolo Paolo.

E voi avete ricevuto la pienezza in lui, essendo egli il capo di ogni principato e potestà, nel quale siete anche stati circoncisi di una circoncisione fatta senza mano d'uomo, ma della circoncisione di Cristo, mediante lo spogliamento del corpo dei peccati della carne: essendo stati sepolti con lui nel battesimo, in lui siete anche stati insieme risuscitati, mediante la fede nella potenza di Dio che lo ha risuscitato dai morti. E con lui Dio ha vivificato voi, che eravate morti nei peccati e nell'incirconcisione della carne, perdonandovi tutti i peccati.” (Colossesi. 2:10-13)

Qui Paolo dice che il battesimo è una sepoltura. Si seppellisce qualcuno che è morto! La conversione è una morte alla nostra vita passata. Il battesimo rappresenta la nostra sepoltura in Cristo, prima della nostra resurrezione in Lui. In questo senso, il solo vero battesimo cristiano è il nostro battesimo (immersi) nella morte e  resurrezione di Gesù! Quando è morto, noi siamo morti con Lui. Quando è stato sepolto, noi siamo stati sepolti con Lui. E quando è risorto, noi siamo risorti con Lui!

Ecco perché in Efesini 4:5, Paolo scrive che c’è un solo battesimo. Si tratta del battesimo nella morte e risurrezione di Cristo. Il battesimo d’acqua rappresenta questa morte e questa resurrezione. Quanto al battesimo dello Spirito Santo, ci è dato per farci vivere concretamente la nostra morte e resurrezione in Cristo.

Egli ci ha salvati non per mezzo di opere giuste che noi avessimo fatto, ma secondo la sua misericordia, mediante il lavacro della rigenerazione e il rinnovamento dello Spirito Santo” (Tito 3:5)

L’apostolo Paolo parla anche qui del nostro battesimo nella morte e nella resurrezione di Gesù.


In quale nome dobbiamo essere battezzati?

Ancora una volta, l’ordine del Signore è molto chiaro.

Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandato” (Matteo 28:19-20)

Alcuni cercano di farci credere che il solo vero battesimo cristiano dovrebbe essere compiuto usando la formula “nel nome di Gesù” e non con la formula trinitaria impiegata dal Signore.

Si basa sul fatto che negli Atti degli Apostoli, i discepoli e gli apostoli avrebbero battezzato “nel nome di Gesù”. Avrebbero dunque interpretato nel modo giusto l’ordine dato da Gesù in Matteo 28:19.

Ecco cosa è scritto nel Libro degli Atti:

Ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo(Atti 2:38)

“Ma essi erano soltanto stati battezzati nel nome del Signore Gesù.” (Atti 8:16)

“Così egli comandò che fossero battezzati nel nome del Signore Gesù(Atti 10:48)

“Udito questo, furono battezzati nel nome del Signore Gesù.” (Atti 19:5)

“Alzati e sii battezzato e lavato dai tuoi peccati, invocando il nome del Signore" (Atti 22:16)


Dobbiamo quindi battezzare utilizzando la formula “nel nome del Signore? oppure “nel nome del Signore Gesù? O meglio “nel nome di Gesù Cristo? O infine “invocando il nome del Signore”?

Bene amati, questi passaggi degli Atti non fanno riferimento ad una formula da impiegare durante il battesimo! Essere battezzati “nel nome di Gesù” o “nel nome del Signore Gesù Cristo”, significa semplicemente che dobbiamo essere battezzati e che dobbiamo battezzare, come il Signore ce lo ha chiesto Lui stesso!

Per esempio, ecco cosa dice il Signore ai Colossesi:
E qualunque cosa facciate, in parola o in opera, fate ogni cosa nel nome del Signore Gesù” (Colossesi 3:17)

Significa forse che dobbiamo pronunciare la formula “nel nome del Signore” ogni volta che diciamo o facciamo qualche cosa? Certamente no! Sarebbe insensato! Questo significa semplicemente che tutto quel che diciamo o facciamo dev’essere fatto nell’obbedienza al Signore e alla Sua Parola, e come Lui stesso lo avrebbe detto o fatto!

Quelli che esigono di “rifare” un battesimo “nel nome di Gesù” sono solitamente coloro che hanno anche rifiutato la Trinità, e che affermano la falsa dottrina che c’è una sola Persona in Dio, che il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo sono solo tre forme o funzioni differenti assunte dal Dio unico, e che questo Dio unico, che sia Padre, Figlio o Santo Spirito, ha come solo nome “Gesù”.

Anche se la parola “Trinità” non appare nella Bibbia, questa ci rivela chiaramente che Dio è UNO e che questo Dio unico si rivela simultaneamente ed eternamente in tre Persone distinte ma non separate.

Nel principio era la Parola e la Parola era presso Dio, e la Parola era Dio. … Nessuno ha mai visto Dio; l'unigenito Figlio, che è nel seno del Padre, è colui che lo ha fatto conoscere.” (Giovanni 1:1, 18)

Da sempre la Parola (Gesù) è stata con Dio il Padre, nel seno del Padre!

Durante il battesimo di Gesù, o sulla montagna della trasfigurazione, quando il Padre si esprime in modo udibile, non è Gesù che parla a Se stesso!
Quando Gesù incarnato si rivolge a Suo Padre, o quando ci parla dello Spirito Santo, fa riferimento a due Persone distinte dalla Sua Persona.
Gli sarebbe stato facile, per esempio, dirci “ Ritornerò a voi nella forma dello Spirito Santo”, Ma invece dice che ci manderà lo Spirito Santo e che Questi ci condurrà in tutta la Verità.

Quando ci dice che “Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l'amerà, e noi verremo a lui e faremo dimora presso di lui.” (Giovanni 14:23), il Signore si riferisce a due Persone distinte.

Quelli che rifiutano la Trinità, o piuttosto la Tri-unità divina, seminano inutilmente la confusione e la divisione tra il popolo di Dio. E’ un segno supplementare dell’apostasia che regna in questo mondo alla fine dei tempi.

Ma che il Signore sia benedetto. Gesù ci dice:

«In verità, in verità io vi dico: Chi non entra per la porta nell'ovile delle pecore, ma vi sale da un'altra parte, quello è un ladro e un brigante; ma chi entra per la porta è il pastore delle pecore. A lui apre il portinaio; le pecore ascoltano la sua voce, ed egli chiama le sue pecore per nome e le conduce fuori. E, quando ha fatto uscire le sue pecore, va davanti a loro; e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce. Non seguiranno però alcun estraneo, ma fuggiranno lontano da lui, perché non conoscono la voce degli estranei».(Giovanni 10:1-5)


Studieremo nel prossimo articolo il battesimo dello Spirito Santo: 
quel che significa, perché dobbiamo riceverlo e come dev’essere ricevuto.


Articolo di Henri Viaud-Murat